Albo d'onore dei decorati al valor Militare della Provincia di Palermo
Medaglie d'oro
Cataffi Stefano fu Francesco
bersagliere
Bersagliere motociclista, già distintosi in precedenti azioni per deciso coraggio, in una diffiicile vicenda di guerra, balzava al contrattacco in testa al reparto. Ferito una prima volta all'addome ed invitato per gravita' delle ferite dal proprio comandante di plotone ad allontanarsi, manteneva con esemplare fermezza il suo posto di combattimento. Sanguinante, comprimendosi la ferita, ma animato da ferrea volontà e da elevato spirito bersaglieresco, di cui sempre aveva dato prova, si rialzava e si lanciava all'arma bianca contro l'avversario, ma colpito nuovamente immolava la vita, invitando i compagni ad incalzare il nemico.
Arbusow - Fronte russo. 22 Diembre 1942
Di Maria cav. Eugenio da Petralia Sottana
Generale brigadiere comandante la Brigata Sassari
Primo fra i suoi soldati, incitandoli all'assalto, col grido d'Italia sulle labbra, con la fede nella vittoria nel cuore, cadeva fulminato dal piombo nemico, mentre le sue truppe assaltavano alla baionetta le posizioni avversarie.
Casera Zebio, 27 giugno 1916
Medaglia d'Argento al valor Militare
Per avere, col reparto ai suoi ordini, disperso dapprima una colonna cinese uscente dalla città e, poi, dal ramparo, respinto il nemico che tentava di riprendere la porta.
Ku-Ngan-Tsien, 1900
Medaglia di Bronzo al valor Militare
Per avere con slancio ed energia condotto valorosamente sotto il fuoco nemico il suo Battaglione nell'attacco del fianco nemico con pieno successo.
Mergheb - Homs. 27 Febbraio 1912
Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia
Per l'abilità e intrepidezza esemplari con cui guidò il suo Battaglione nell'attacco delle posizioni di Sadi-Abdul-Gelil, sotto intenso fuoco nemic e per lo slancio e l'ardimento con cui prese parte all'assalto risolutivo cche determinò l'abbandono delle ultime trincee avversarie.
Zanzur. Giugno 1912
Promosso Tenente Colonnello per Merito di Guerra.
Franzoni Antonio da Palermo
Capitano 30°Regimento Bersaglieri
Comandante di una Compagnia lanciata all'attacco di una forte posizione avversaria, mentre con grave sprezzo di ogni personale pericolo e serena energia, si prodigava a sistemare opportunamente il proprio reparto sulla posizione raggiunta, ad un improvviso e furioso contrattacco, per incitare alla lotta i suoi beraglieri, si impegnava in un ardito corpo a corpo, fino a che cadeva ucciso da un colpo di scimitarra al capo, tra gli stessi nemici che gli giacevano esanimi d'intorno. Fulgido esempio di elette virtu' militari.
Alture di Belesat Arnba-Aradan. 15.02.1936
La Fata Francesco da partinico
Tenente 10° Reggimento Bersaglieri
Nell'attacco contro una munita posizione, guidava i suoi bersaglieri ai limiti delle posizioni avversarie, ferito una prima volta persisteva decisamente all'assalto. Ridotto il suo plotone ad un pugno di eroi, attaccava piu' volte all'arma bianca. Contrattaccato sul rovescio e sui fianchi, circondato e ripetutamente colpito da baionetta alla bocca, al petto, alle spalle, continuava indomito ad infliggere gravi perdite all'avversario cl lancio di bombe a mano, a nemico che lo invitava: "vieni avanti Bersagliere" rispondeva "eccomi" abbattendosi con cosciente e sublime olocausto della vita contro la siepe di baionette nemiche, luminoso esempio delle virtu' eroiche della nostra stirpe.
Zef Zili - Sud Est Serrat, Tunisia. 26.02.1943
Li Bassi Giuseppe da Palermo
Tenente dei Bersaglieri - Truppe del Montenegro XIV C.A.
Commissario civile in un paese isolato, attaccato da forze ribelli soverchianti, veniva catturato dopo accanita ed eroica resistenza. Durante la progionia dava luminoso esempio di fierezza e di dignita' militare convincendo i compagni a respingere le lusinghe di avere salva la vita, persistendo nel suo atteggiamento di soldato valoroso e di italiano integro, con piena coscienza delle conseguenze che ne sarebbero derivate. Avuta la possibilita' di comunicare con le nostre truppe che stavano attaccando il paese, per snidare i ribelli, chiedeva decisamente che il bombardamento nell'abitato in cui lo stesso si trovava con gli altri prigionieri, per facilitare l'avanzata, pur conscio del pericolo che tale richiesta comportava; separato dai suoi uomini per essere condotto a morte si preoccupava soltanto di raccomandar loro di riferire ai superiori e alla famiglia che aveva compiuto fino in findo il proprio dovere.
Savnik Balcania, 06.06.1941
Medaglie d'argento
Alotta Giuseppe da Palermo
bersagliere
Ferito, seguitava a combattere e ad incitare i compagni finchè cadde nuovamente colpito
Piccolo Lagazua, 23.10.1915
Buglisi Rosario da Villabate
Bersagliere
Con intrepido coraggio, al fianco del comandante del plotone, si gettava sui difensori di forte posizione nemica; ferito una prima volta, proseguiva con maggiore accanimento nella lotta, finchè cadeva ucciso.
Colbricon, 26 Luglio 1916
Carnesi Giorgio da Piana degli Albanesi
tenente 7° Battaglione bersaglieri ciclisti
Attaccato violentemente da preponderanti forze nemiche, sprezzante del pericolo, sotto aggiustate raffiche di fuoco, manteneva salda la compagine del su reparto senza retrocedere di un passo. Mentre con l'esempio e con la parola incitava i bersaglieri a perseverare nella lotta, cadeva eroicamente sul Campo
Monte Posar, 28 Ottobre 1917
Corrao Francesco da Casteldaccia
Bersagliere
Offertosi volontario per il taglio, in pieno giorno, dei reticolati nemici, sebbene ferito leggermente una prima volta, non desistette, finchè colpito da una raffica di mitragliatrice, lasciò gloriosamente la vita sul campo.
Bengasi, 19 Ottobre 1911
Cortina Luigi da Castelbuono
Sottotentente dei Bersaglieri
Aiutante maggiore in 2°, in zona fortemente battuta dall'artiglieria e fucileria nemiche, con l'opera sua serena ed energica, coadiuvava il Comando a riordinare truppe e ricondurle là ove ferveva la mischia. colpito da scheggia di granata, moriva stoicamente pronunziando nobili parole.
Monfalcone, 15 Maggio 1916
Cremona Antonio da Palermo
Capitano dei Bersaglieri
Alla testa della sua compagnia , sprezzante del pericolo, si lanciò arditamente al contrattacco, riuscendo a sventare una manovra avvolgente dell'avversario. Cadde morto sul campo, fulgido e mirabile esempio ai suoi dipendenti.
Carso, 30 Novembre 1916
Di Pasquale Salvatore da Palermo
Sottotentente 10° Reggimento Bersaglieri
Costante mirabile esempio di energia, sagacia e valore, combattè alla testa del proprio plotone per circa cinque ore, finchè cadde gloriosamente colpito a morte.
Ampezzo - Udine, 3 Novembre 1917
Fuci Giuseppe da Caccamo
Bersagliere
Durante l'azione dimostrò mirabile coraggio. Ferito al dorso, non appena medicato, volle tornare in trincea, e vi rimase finchè non fu nuovamente colpito a morte.
Passo del Cavallo, 27 Marzo 1916
Gallegra Michele da Palermo
Tenente dei Bersaglieri Ciclisti
ottenuto con viva insistenza di proteggere la ritirata del Battaglione in circostanze di estrema difficoltà, cn fermezza e coraggio mirabili assolse il compito, infiggendo al nemico gravi perdite con la sezione mitragliatrici di cui egli aveva il comando. Ferito, impose agli uomini che volevano soccorrerlo, di restare al loro posto. Colpito una seconda volta e a morte, incitò ancora i suoi mitraglieri alla resistenza e si spense col nome d'Italia sulle labbra.
Selanicco Lestizza - Udine. 30 Ottobre 1917
Greco giovanni battista da Monreale
Tenente 6° Reggimento Bersaglieri
Già distintosi in precendenti combattimenti, tornato volontario al fronte, animato dai suoi che l'amavano, seppe incitarli e confortarli a strenua resistenza, rimanendo vittima del suo zelo e del suo tempestivo artimento.
Monte Tondarecar. 4 Dicembre 1917
La Ferla Enrico da Monreale
Tenente 2° Reggimento Bersaglieri
Comandante di una compagnia di avanguardia, assolveva in modo mirabile il compito assegnatogli, spingendosi all'occupazione di nostre linee già in possesso del nemico. Incitando i dipendenti nell'aspra lotta ipegnata sosteneva con impareggiabile tenacia i contrattacchi avversari e resisteva sulla posizione, agevolando lo schieramento del Battaglione. Non si allontanava dalla sanguinosa mischia, che dopo essere stato ferito in più parti. Moriva in seguito alle ferite riportate.
Montello. 15 Giugno 1918
Miserendino Giuseppe da Palermo
Tenente dei bersaglieri
Già ferito due volte. Aiutante maggiore di un Battaglione d'assalto durante un forte contrattacco nemico che minacciava seriamente la consistenza dell nostra linea, si slanciava artitamente all'assalto primo tra tutti, alla testa dei suoi bersaglieri, e mentre con la voce e con l'esempio trascinava con impeto travolgente fugando l'avversario cadeva colpito a morte.
Hermada. 21 Agosto 1917
Ognibene Giuseppe da Cerda
Bersagliere
Facendo parte di una pattuglia che fu attaccata in un bosco fittissimo, tenne condotta valorosa, e benchè due volte ferito, continuò a combattere finchè cadde nuovamente e mortalmente colpito.
Stua di Ramar. 1 Settembre 1916
Palumbo Michelangelo da Palermo
Tenente 8° Reggimento Bersaglieri
Comandante di una compagnia, duramente provata dal fuoco nemico, durante una giornata di aspro combattimento, con grande slancio si apprestava col suo reparto a passare sulla riva sinistra del Livenza, arditamente esponendosi, finchè venne colpito a morte.
Livenza. 1 Novembre 1918
Piaggia Francesco dei baroni di Santa Marina
Tenente Colonnello dei Bersaglieri
Nobile esempio di valore, si slanciava fra i primi all'assalto di una trincea nemica fortemente organizzata e, benchè ferito ad una gamba, incitava i suoi bersaglieri ad insistere nell'azione senza curarsi di lui, finchè cadeva eroicamente sul campo.
Altopiano Carsico. 9 Agosto 1916
Rossi Umberto da Palermo
Aspirante Ufficiale 20° Reggimento Bersaglieri
Sotto il violento bombardamento nemico, seppe tenere alto lo spirito dei dipendenti. Ferito a morte, continuò a rincorare i suoi uomini, finchè non venne trasportato al posto di medicazione, dove moriva il giorno dopo per le ferite riportate.
Monte Sisemol. 6 Dicembre 1917
Sartorio Giulio da Palermo
Sottotenente 8° Reggimento Bersagliere
Cmandante di una compagnia mortai da 81, durante un improvviso attacco di mezzi corazzati nemici, con decisa iniziativa interveniva tempestivamente con il fuoco delle sue armi contribuendo a stroncare l'azione nemica. Successivamente in parecchi combattimenti confermava le doti di calma coraggio e attaccamento al dovere, già dimostrato nei precedenti cicli operativi.
Bir Ei Gobi. 19 Novembre - 2 dicembre 1941
Verna Giulio di Lercara Friddi
Capitano 9° Battaglione Bersaglieri Ciclisti
Comandante di un Battaglione, pronunziatosi un violento attacco nemico, primo fra tutti, in piedi sulla trincea, con mirabile sprezzo del pericolo e del fuoco avversario, animava ed incitava i suoi bersaglieri a tenace resistenza, finchè, colpito a morte, lasciava gloriosamente la vita sul campo mentre l'attacco nemico veniva infrando.
Losson - Piave. 20 Giugno 1918
Medaglie di Bronzo
Battaglia Leonardo da Cefalù
Caporal Maggiore dei Bersaglieri
Capo tiratoore di una sezione di mitragliatrici, dirigeva con grande calma ed ardimento, con la sua arma, un fuoo efficacissimo su una grossa pattuglia nemica, che appostata, aveva aperto il fuoco contro la sezione. Mentre si esponeva per osservare il tiro, cadde ferito a morte.
Conca di Plezzo. 23 Agosto 1915
Caporusso Francesco da Borgetto
Bersagliere
Offertosi spontaneamente per una irruzione a sorpresa, alla testa di un gruppo di animosi, moveva alla cnquista di un forte trinceramento nemico che occupava, facendovi parecchi prigionieri e cadendovi poi colpito a morte.
Monte Zebio. 22 Luglio 1916
Cordaro Giuseppe da Caccamo
Caporal dei Bersagleri
Durante un violento bombardamento di artiglieria nemica, dimostrava grande coraggio, mantenendosi saldamente al suo posto, ove venne poi colpito a morte.
Pal Piccolo. 14 Settembre 1915
Gioè Vincenzo di Belmonte Mezzagno
Bersagliere
Si distinze in precedenti combattimenti dal 30 luglio al 28 agosto 1915.
Benchè malato volle, di sua spontanea volontà, lavorare in trincea, ove rimase ferito mortalmente.
Pal Piccolo. 28 Agosto 1915
Giuffrè Giuseppe da Caltavuturo
Bersagliere 11° Reggimento
Per il fermo e coraggioso contegno tenuto nel combattimento, nel quale ebbe ferita mortale.
Cordasi. 29 Aprile 1915
Guarnuto Gaetano di Petralia Soprana
Caporale dei Bersagleri
Comandante di una pattuglia, incitava con calma e coraggio i suoi dipendenti all'assalto delle trincee nemiche, ove cadeva colpito a morte.
Cima Freikofel. 27 Giugno 1916
Riolo Giuseppe di Piana degli Albanesi
Bersagliere
Di vedeta ad una mitragliatrice, sotto intenso tiro di bombarde nemiche, quantunque avesse potuto, scostandosi di pochi metri, salvaguardarsi maggiormente, volle rimanere accanto all'arma, finchè venne colpito da schegge di bombarda e vi lasciava la vita.
Testa di Ponte di Caro sile. 18 Maggio 1918
Romano Antonio da Palermo
Sottotenente dei Bersagleri
Cadeva valorosamente mentre trascinava il proprio reparto all'attacco
Monte Mrzleivrh. 2 Luglio 1915
Seniglia Antnio da Palermo
Bersagliere
Durante un vilento bombardamento di artiglieria nemica, dimostrava grande coraggio, mantenendosi saldamente al suo posto, ov veniva poi colpito a morte.
Pal Piccolo. 14 Settembre 1915
Spataro Carlo da Palermo
Tenente 10° Reggimento Bersagleri
Comandante di compagnia avanzata, attaccato da preponderanti forze avversarie, si portava con ardita manovra in posizione dominante, riuscendo ad accerchiare l'avversario ed a farlo prigioniero, catturando altresì abbondante materiale
A.S. 1 Dicembre 1942
Valenti Francesco da Palermo
Sergente 10° Reggimento Bersagleri
Arruolatosi volontario a 18 anni, partecipò alla Grande Guerra dal suo inizio. Benchè potesse ottenere una licenza, prese parte ad una sanguinosa azione, in cui, slanciatosi all'attacco, immolava gloriosamente alla Patria la sua giovane esistenza.
Monte Santo. 23 Maggio 1917
Volpes Terenzio da Palermo
Sottotenente 12° Reggimento Bersagleri
Durante l'attacco a posizioni difese fortemente dal nemico, in un momento di esitazione del suo reparto, balzò primo in avanti, sotto violentiissimo fuoco di mitragliatrici avversarie e cadde mortalmente colpito.
Sreduje - quota 678. 25 Ottobre 1917
Croce di Guerra
Cicero Rosario
Sergente Maggiore 10° Reggimento Bersagleri
Sottufficiale radiotelegrafista addetto al comando del reggimento bersaglieri, mentre le unità avanzate del reggimento erano sottposte ad azioni di artiglieria che causavano la perdita di una sezione radio ed interruzione di funzionamento di altre, recavisi ripetutamente, dando esempio di profondo senso del dovere, perizia ed noncuranza del pericolo.
Tunisia. 17-18 Gennaio; 10 Febbraio 1943
Corso Antonio da Misilmeri
Caporale 6° Reggimento Bersagleri
Tiratore di arma automatica di una squadra bersaglieri posta a difesa di un importante settore, individuato un centro di fuoco nemico lo sottoponeva al fuoco preciso della propria arma ed usciva ripetutamente dalla postazione per meglio dirigervi il tiro delle altre armi. Ferito gravemente, teneva contegno forte ed esemplare suscitando nei compagni nuovo incitamento alla lotta.
Quota 208, 4 Jacodnij - Fronte Russo. 8 Settembre 1942
Crucilla' Luigi da Serradifalco
Caporal Maggiore 12° Reggimento Bersagleri
Sotto intenso fuoco di artiglieria, attraversando zone scoperte ed intensamente battute, si poneva più volte, con assoluto sprezzo del pericolo, presso i reparti per recapitare ordini urgenti. Bell'esempio di dedizione al dovere.
A. S. 9 Luglio 1942
Cuccia Filippo da Palermo
Caporal Maggiore 6° Reggimento Bersagleri
Capo squadra già più volte distintosi per coraggio, durante un attacco nemico ad una posizione tenuta da un plotone isolato, con audacia scivlando tra i filari di girasole, si portava con pochi uomini quasi sul tergo degli assalitori, contro i quali di sorpresa apriva il fuoco della propria arma, procurando tra essi perdite e panico. Assalito poi da orni parte, ripiegava con ordine.
Belijaiewskij - Fronte Russo. 15 Agosto 1942
Richichi Francesco
Tenente dei Bersagleri osservatore
Ufficiale osservatore di elevate capacità tecnico-professionali, partecipava a numerose azioni di esplorazione, a miglioramenti ed a spezzonamenti. Successivamente all'ammaraggio forzato su un lago con velivolo terrestre, al rientro da una missione, si prodigava a portare in salvo parte dell'equipaggiamento inespperto nel nuoto.
Cielo del Montenegro. 28 Settembre 1942 - 11 Giugno 1943
Scalici Francesco di Torretta
Bersagliere 9° Bersagleri
Capo arma tiratore nel corso di un furioso combattimento contro forze armate nemiche dirigeva il fuoco della propria arma con risolutezza e perizia. Ferito rimaneva al suo posto di combattimento continuando il fuoco con tanta precisione da costringere il nemico a desistere dall'azione.