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Geologia della Sicilia



Cos'e' la Geologia? e' la scienza che studia l'origine, evoluzione, le caratteristiche del nostro pianeta;
in particolare, la Sicilia e' un'isola che grazie alla sua evoluzione e storia, e' stata ed e' un luogo incredibilmente ricco di aspetti interessantissimi per gli studi geologici;
In questa area infatti abbiamo la presenza di arcipelaghi vulcanici, le ISole Eolie, del piu' alto ed esteso edificio vulcanico in Europa: l'Etna, una lunga catena montuosa che da est corre su tutto i margine settentrionale, e costituita da una parte esterna di catena meno deformata: monti di Palermo e Madonie, e una parte molto interessata dalla evoluzione geologica come i Peloritani e Nebrodi; a sud la catena passa verso zone dolcemente collinari fino alla costa mediterranea e ionica.

La storia della sicilia

Quanto e' vecchia la Sicilia? quando si e' formata? sono le domande che tante volte ci poniamo quasi velate da qualcosa di misterioso e ignoto; eppure da almeno due secoli, ricercatori e professori da tutte le parti del mondo vengono in Sicilia per svelare la sua storia, insieme a scienziati di fama internazionale che sono nati e cresciuti in questa isola e che hanno avuto la fortuna di crescere a contatto diretto con essa.
Verso la meta' dell'800, alcuni ricercatori grazie all'aiuto di segnalazioni di pastori o contadini, hanno cominciato a recuperare da rocce al centro dell'Isola, in particolare nella zona di Palazo Adriano, fossili di molluschi risalenti ad epoche remote; uno dei piu' famosi, Giorgio Gemmellaro, intui' che dal basso di un rilievo montuoso, andando verso l'altro, si trovavano diversi strati rocciosi interessati da presenza di forme diverse di vita; nasce la paleontologia, ossia lo studio della comparsa e della scomparsa di queste forme di vita all'interno delle rocce, e grazie al ritrovamento e correlazione con altre parti del mondo, si riusci' a stabilire una sequenza cronologica, ma soprattutto e' stato possibile stabilire l'inizio e la fine delle epoche geologiche. Integrando gli studi paleontologici con quelli della datazione radiometrica delle rocce, si e' anche potuto stabilire quando questi eventi sono accaduti in termini di tempo. Nasce la cronostratigrafia che divide la storia della terra in grandi ere: archeozoio, dove la vita era poco diversificata, soprattutto marina, e i fossili sono difficile identificazione per cui impossibile correlare delle zone; il Paleozoico, forme di vita sempre piu' specializzate; L'era Mesozoica conosciuta per la presenza e dominio nelle zone emerse continentali dei Dinosauri; Il Cenozoico, dove una fita estremamente differenziata dalla precedente con forme prevalentemente mammifere e vegetazione tipicamente attuale; l'ultima breve cronozona, Olocene, si stacca dalla precedente grazie alla comparsa del genere umano. Tra una era e l'altra erano evidenti grandissime estinzioni di massa dovute a cause ancora ignote o che presumono la caduta di grandi asteroidi; Il lasso di tempo che distingue una era dall'altra, si misura in Milioni di anni; il Paleozoico inizia circa 565 Milioni di anni fa per terminare circa 250 Milioni di anni fa; e' proprio verso la fine di questo Periodo che si sono depositate le prime rocce siciliane: erano depositi di un mare mediamente profondo dove venivano inglobate anche rocce strappate dalla erosione e che contenevano quei fossili di mare poco profondo ritrovati dal Gemmellaro; la Sicilia era in fondo al mare; Bene abbiamo risposto alla prima domanda: quanto e' vecchia!? ma dove si trovava?
a questo proposito viene in aiuto un'altra disciplina della Geologia: la paleogeografia e lo studio dei paleoambienti. Si e' scoperto che questo vasto fondale marino faceva parte di un Oceano chiamato Tetide, che divideva l'Africa dalla Europa e Asia, e si insinuava fino alle zone centrali dell'America settentrionale e meridionale. Tutti i continenti erano uniti tra loro in un supercontinente detto Pangea; alla fine del Paleozoico qualcosa pero' comincia a mutare; sopra questo fondo marino, cominciano a svilupparsi durante quasi tutto il Mesozoico, delle piattaforme carbonatiche in un mare molto simile alle odierne Bahamas e a volte simile alla situazione del golfo persico; si trattave di un clima caldo tropicale, con un mare molto basso, di laguna; queste ultime rocce fanno parte dei Monti di Palermo e Madonie, e sono perdettamente affioranti a Capo Rama vicino Terrasini (PA); verso la meta' del giusassico pero' parte di esso comincia a sprofondare, il mare si fa sempre piu' profondo per un lasso di tempo di diverse decine di milioni di anni, la Sicilia torna ad essere il fondo marino dell'Oceano Tetide; le rocce carbonatiche lasciano il posto a sedimenti piu' argillosi e ricchi in quarzo e silice, elementi molto duri che riescono a subire trasporti molto lunghi; questa situazione attraversa il limite Mesozoio-Cenozoio, quando scompaiono i Dinosauri, e si protrae fino a circa 15 Milioni di anni fa quando il livelo marino comincia di nuovo a rialzarsi fino ai fino ai giorni nostri; qualche milione di anni fa infatti la Sicilia Emerge dal mare e prende la forma dell'Isola che conosciamo.

Contesto Geodinamico

Ritornando ai ritrovamenti di fossili al centro della Sicilia ci si chiese come mai questi animali che vivevano in un ambiente marino, di acque profonde, erano adesso sulla sommita' dei monti o al centro dell'isola; come erano mai potuti arrivare li? Sono stati questi interrogativi che hanno spinto gli scienziati di tutto il mondo a cercare una causa che spiegasse queste situazioni analoghe in tante parti del mondo: da fondali marini, a montagne innevate. Nasce l'esigenza di una nuova disciplina che dalla osservazione naturalistica delle cose spiegasse come quando e perche' sono avvenute queste modificazioni. Nasce la Geologia. Gli scienziati hanno cominciato a cercare la causa di questi cambiamenti, e la disciplina in particolare della Geologia che si occupa di questo e' la Geodinamica, ossia quella scienza che studia i processi che avvengono sulla superficie della terra e che sono la causa della nascita di catene montuose come le alpi, o la comparsa di nuovi mari come il Tirreno; a dare una mano furono le ricerche militari; negli anni attorno al 1950, attraverso gli studi dei fondali oceanici, ci si rende conto quasi per intuito che le coste dei continenti attuali, togliendo gli oceani che si frappongono tra di loro, combaciano perfettamente; e inoltre combaciano anche in una struttura che venne chiamata dorsale medioceanica, una lunghissima catena di vulcani sottomarini che sembri aver tagliato i continenti ed allontanati lentamente tra di loro. Nasce la teoria della Tettonica della Placche; la terra e' come composta da tante sfere e la crosta terrestre e' quella piu' esterna; essa e' divisa in tante zolle che come se galleggiassero sul mantello sottostante, ricevano spinte per muoversi in diverse direzioni, per allontanarsi tra di loro formando oceani, scontrandosi per formare catene montuose o arcipelaghi. Era facile individuare adesso dei margini di queste zolle e, di conseguenza, la spiegazione sul perche' in alcune zone della terra si registrano questi cambiamenti ed eventi talvolta devastanti. E' proprio qui in questi margini che le zolle trasportante dal mantello sottostante, si scontrano, si dividono, si muovono determinando le manifestazioni geologiche piu' importanti come terremoti, maremoti, eventi vulcanici, la formazione di archi insulari, cordigliere, catene montuose, oceani.
E la Sicilia? la nostra Isola fa parte esattamente di un margine continentale, coinvolta nello scontro tra due zolle: l'Africa si sta lentamente spostando verso Nord, mentre l'Europa e Asia si spostano principalmente verso Sud; questi movimenti hanno chiuso a tenaglia il vecchio Oceano Tetide che per un processo che si chiama Subduzione, e' scivolato sotto la zolla EuroAsiatica, determinando cosi' la formazione di una serie di catene e archi che vanno dall'Africa del Nord, proseguono lungo la catena Nord della Sicilia per ruotare e creare il lungo arco Appenninico; il margine infine prosegue formando la Catena Alpina, le Alpi dinariche e l'arco insulare greco; ancora verso est ritroviamo la catena Anatolica in Turchia e via via si arriva all Himalaia dove lo scontro tra l'Asia e l'India ha creato le attuali montagne piu' alte del mondo.
Tornando al nostro territorio, la situazione geodinamica della Penisola Italiana e della Sicilia non sono altro che un sistema Arco-fossa ormai in situazione molto evoluta; le spinte dell'Africa hanno creato un allineamento di vulcani interno, mentre verso l'esterno la compressione crea la catena Siciliana e Appenninica; la stessa spinta crea un bacino di distensione di retroarco, ossia il Mar Tirreno. Il vecchio fondale oceanico e' ormai quasi del tutto scivolato sotto questo arco e le manifestazioni piu' importanti residue attuali sono il vulcano Etna e i violentissimi terremoti che si sono verificati nella Val di Noto. Il continuo stress compressivo tra i due continenti determina forti terremoti in tutto l'arco appenninico siciliano, con maggiore intensita' nella zona calabro-messinese e dove sono stati registrati anche importanti eventi di maremoto;
in poche parole non ci manca proprio nulla e la Sicilia ed il basso Tirreno sono aree fortemente interessate da rischio Sismico, vulcanico e di maremoto.


Geomorfologia della Sicilia



La Sicilia e' un isola caratterizzata da diverse rilievi montuosi organizzati in catene, soprattuto nella parte settentrionale Tirrenica; i rilievi sono per la maggior parte aspri con pareti verticali e depositi di breccia ai piedi degli stessi, con evidenti manifestazioni carsiche dovute alla composizione chimica delle rocce prevalentemente carbonatiche a volte interlvallate da lenti argillose piu' o meno estese che impermiabilizzano solitamente la base; cosa sono i carbonati? detti anche calcari, hanno la stessa composizione chimica delle incrostazioni che si formano nei nostri rubinetti, bagni e sanitari; fortemente aggredibili dagli acidi, sono facilmente solubili all'azione dell'acqua che li scioglie e li rilascia sotto forma di concrezioni: croste, stalattiti, stalagmiti;
spostandoci verso est, la catena cambia composizione chimica, diventando prevalentemente formata da rocce metamorfiche; esempi di rocce metamorfiche sono i marmi, molto coerenti e duri, ma sono presenti anche rocce di tipo scistose, come tante scagliette talvolta con lucentezza quasi metallica. Anche questa parte di catena detta dei Nebrodi e Peloritani, e' caratterizzata da rilievi molto scoscesi con pendii ad alto angolo e che terminano generalmente sul mare verso nord, mentre piu' dolcemente si collegano alle zone meno montuose dell'interno della Sicilia.

Rischio Idrologico



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